venerdì 8 maggio 2009

Lo Sapevate?

Questo post è perlopiù (bidibibodibibu) dedicato a mati che può vedere la croce del sud. Domenica mattina mi presento dal curato...no. domenica mattina dopo una serata all'insegna del Barça e dei suoi 6 gol al Bernabeu contro il Madrid, ancora un po' ubriaco mi sveglio e nella mia cameretta chi mi trovo? chi, la risposta era nella domanda. no. trovo Dani!!! che fregandomi mi aveva detto che voleva farmi una sorpresa ma che era sfumata e che sarebbe arrivata settimana prossima, ma che invece la sorpresa me l'ha fatta lo stesso. ay!!! jejeje (che nei paesi hispanohablantes si legge hehehe). QUindi diamo partiti alla volta di una bela romantica settimana alla scoperta di Barna che si fa conoscere col passare del tempo, ed è semprre più bella. Di fatto nelle mie manie di voler traslocare per vivere in una parte più accogliente adesso la fissa sarebbe la rambla del Poble Nou. però si muove. con tutto il resto del mondo. anzi contro il resto del mondo risultato 2-3 ai supplementari. al poble nou c'è anche un orxateria. ora l'orxata è una bevanda deliziosa che scopriranno solo quelli che si azzarderanno a venirmi a trovare. mi dispiace per l'ania buona di salvo che venne quando ancora ignoravo questa delizia valenziana. ieri ho anche scoperto a bontà dei Brazos de gitanos. cannoli alla crema che sono la fine del mondo! insoomma dopo che dani se ne è andata, la sera stessa ho rifatto le 4 del mattino sopra un tetto da cui si vedeva tutta Barna, ma tutta tutta. come sempre sono finito ubriaco parlando del stupidura umana nel dar una nazionalità alla frutta e alla verdura. un tema sul quale mi potrei cabrear (impuntare, arrabbiare, alterare) come quando si parla di Honkong. ma senza i battelli. in spanish mozo significa ragazzo, da l' credo derivi mozzo, ovvero il ragazzo della nave. lo sapevate?
p.s. per i bergamoabitantes ho scoperto un bar che è clavado(spiccicato) al circolino, uguale. non siete un po' curiosi?

venerdì 1 maggio 2009

domenica 12 aprile 2009

Appello a un contro-summit europeo a Louvain in Belgio contro il processo di Bologna

« Il peggior nemico del sapere non è l’ignoranza ma l’illusione del sapere »

« C’è crisi » è la frase più pronunciata in questi ultimi mesi. Si, c’è crisi. Una crisi economica attraversa la società. Ma la crisi è anche sociale, culturale, ambientale, in una parola è generale. Se l’implosione del sistema economico e finanziario è oggi utilizzata come argomento per accelerare la mercificazione delle nostre vite, dei beni e dei sevizi pubblici, precarizzando ancor più il lavoro, noi non stiamo a guardare.

In Grecia, i giovani e i lavoratori sono insorti, in tutti gli spazi pubblici, contro il loro governo corrotto e le sue riforme neo-liberali. In Spagna non si contano più le facoltà occupate negli ultimi anni, mobilitate contro il “Processo di Bologna”. In Italia, da più di quattro mesi, il mondo dell’educazione è in rivolta e le facoltà costruiscono, giorno dopo giorno, un’altra riforma del sistema universitario. In Francia, i liceali, gli insegnanti e i ricercatori manifestano contro le riforme del governo sull’educazione, come gli studenti l’anno passato contro la legge sull’autonomia delle università (LRU). Dalla Germania è stata lanciata l’idea di una « Global week of action » con al centro il tema dell’educazione.

Tutte queste mobilitazioni si oppongono a delle riforme che non sono né settoriali, né nazionali, ma il perseguimento di logiche neoliberali imposte su scala mondiale. Assistiamo a una privatizzazione selvaggia dell’istruzione e all’asservimento dell’insegnamento superiore ai poteri economici. I movimenti debordano largamente dal quadro universitario e dal mondo dell’educazione. Le barriere mentali, fisiche e tecniche che i governanti costruiscono coscienziosamente a colpi di manganello e di fumi mediatici non sono che il mezzo per restringere le nostre libertà, la nostra emancipazione, le nostre aspirazioni. Ci stiamo riunendo progressivamente nella stessa direzione : un’opposizione radicale alla svendita dei beni comuni.
Noi vogliamo fare delle università dei luoghi d’incontro, di scambio, di sapere libero e emancipatore. L’educazione è indissociabile dalla socializzazione.

Le misure politiche che ci impongono e ci chiudono in questo progetto di società, attraverso la trasformazione dei sistemi dell’educazione, fanno parte di quel percorso che ha portato al Processo di Bologna : accordo firmato e adottato nel 1999 dai governi di 46 stati europei.
Il 28 e 29 aprile a Louvain e Louvain La Neuve in Belgio si riunisce, come ogni due anni, la conferenza ministeriale del Processo di Bologna per « valutare i progressi compiuti e le nuove misure da mettere in atto » e per fare il punto sulle riforme universitarie già entrate in vigore e su quelle ancora da approvare. Hanno chiesto l’opinione degli studenti, degli insegnanti e dei ricercatori, del personale, dei lavoratori d’Europa ?
Per fare il bilancio di questo Processo, oltre ai ministri dell’educazione, saranno presenti dei « membri consultivi » come Business Europe (organizzazione patronale europea) e l’ESU (European Student Union).

AGIAMO ORA !!! L’istruzione è come la libertà : non la si dà, la si prende ! Incontriamoci a Louvain.
I potenti di tutta Europa si riuniscono per parlare della nostra educazione, del nostro futuro e noi, che concretamente viviamo e costruiamo questa società, non possiamo mancare a questo appuntamento. Ci troviamo davanti ad un’occasione unica per contestare questo Processo, per unire lo slancio delle mobilitazioni locali in un’ottica che oltrepassi le frontiere nazionali, per cominciare a costruire e a condividere un sapere libero e accessibile a tutti, lontano dalle logiche economiche.

Appelliamo dunque le assemblee generali, i movimenti, le facoltà occupate, i collettivi, le organizzazioni sindacali e politiche e tutte le persone ad un CONTRO-SUMMIT EUROPEO. Condividiamo le nostre esperienze e le nostre strategie, stabiliamo una rete, diamo alle nostre rivolte dappertutto in Europa un soffio ancora più forte.
Fate circolare (e tradurre) questo appello in tutte le assemblee generali delle università, in tutti i coordinamenti nazionali dei movimenti, nelle facoltà occupate, in tutti i luoghi d’istruzione e di lavoro.

WWW.LOUVAIN2009.COM
per info : contact@louvain2009.com

martedì 10 marzo 2009

Tortilla al vinagre

Relativamente sconvolto dal fatto che sembro tutto meno che l'uomo coca cola light, e che non ho ancora fatto una spesa in un super e/o mercato da quando son ritornato dall'italia l'ultima volta, mi accingo a descrivere un ricetta per poter sopravvivere (che non è l'allegria) in suddetto regime alimentario di scarse risorse. Si tratta di una mia variazione sul tema tortilla:

Tortilla de patatas al vinagre (per due persone)

Ingredienti: 3 uova, mezza cipolla dorata, una patata, 1 cucchiaio (o fettina) di gorgonzola (roquefort), parmigiano, Tahine, Aceto balsamico, 1 cucchiaino di cumino non macinato, peperoncino macinato, olio di semi e sale

Tritate finemente la cipolla e mettetela ad appassire con due cucchiai di aceto in una padella a fuoco lento. Nel frattempo tagliate a fette sottili la patata, friggetele nell'olio di semi e una volta dorate toglietele dalla padella e conservate se si è fomata la loro disposizione a strati. 

Mescolate quindi le tre uova con un cucchiaio di tahine, il goronzola, il parmigiano grattuggiato a scaglie, il cumino e il sale. Aggingete in questo composto anche le cipolle preventivamente tolte dal fuoco.

Versate quindi metà del contenuto nella padella in cui avete fritto le patate (stando quindi attenti a sceglierla in modo tale che sia del diametro adatto)  e dalla quale avrete tolto la maggior parte dell'oliolasciandone solo un filo perchè non si atacchi il fondo. quando il composto è ancora liquido aggiungete in modo uniforme le patate nella padella e una volta sistemate e che vedete si stia indurendo il fondo aggiungete il resto del composto.

quando sarà cotta da un lato fate attenzione a rivoltarla (aiutatevi con un piatto) e cuoce anche l'altro lato.

e vualà!

 Savoiardi a tutti!

sabato 17 gennaio 2009

Eco*o*ica


Here's to you Nicola and Bart
Rest forever here in our hearts
The last and final moment is yours
That agony is your triumph!

martedì 6 gennaio 2009

Aspettando che mi regalino gli esami

Arrivano los reyes magos, il 6 gennaio, mentre a Roma arriva la befana. e ti porta il carbone, quello di zucchero, che è anche più buono di certe caramelle. il ti porta a pensare che è meglio fare il cattivo e beccarsi il carbone di zucchero, che fare il buono e beccarsi una compilation di luca carboni o di zucchero. che comunque a me zucchero piace, lo ascoltavo sempre sa bambino. e proprio come un bambino che non ha fatto i compiti, so perdendo tempo invece di riassumere pagine a bizzeffe in castigliano di autori che c'entrano qualcosa con antropologa economica. il mio capodanno, che in catalano si dice cap d'any, ma significa il contrario, è passato bene, ma è passato, l'unica cosa che esiste, come dice bill murray in broken flowers, è solo il presente, ma o voi non avete presente il film o sono io che sono un allcinato come i protagonisti, teneri e senza speranza dei film di wes anderson. che non sono i film del vecchio west, primo perchè wes è giovane e senza t, e secondo perchè il vecchio west ora dovrebbe averci la sua età e continuare a tradurre versi dal greco e continuare a scriverne lui di nuovi.
ho relegato tappeto e scarpiera/libreria sul balcone perchè fonti di malanni secondo i miei genitori. speriamo che con loro sul balcone questo sia un buonanno.